Sono sempre stato affascinato dai gannets, “sule” in Italiano, per via della loro straordinaria bellezza e del loro elaborato rituale amoroso. Questi meravigliosi uccelli hanno linee e colori che li rendono un soggetto fotografico straordinario. In più, le coppie sono monogame e rinnovano il proprio legame con elaborati rituali durante i quali i due uccelli incrociano il becco, puntandolo verso l’alto ed effettuando una vera e propria danza, prima di prendersi vicendevolmente cura del partner. È una incredibile danza d’amore, uno spettacolo della Natura che da tempo sognavo di riprendere.
Spero di essere riuscito a comunicare attraverso le mie immagini l’emozione immensa che ho provato trovandomi ancora nella Natura, a tu per tu con creature così belle e armoniose, capaci di emozionare con il loro sguardo e la loro poetica danza d’amore. C’è un motivo se da 17 anni la fotografia di Natura è la mia vita: questo senso di pienezza. La pace, la serenità e la completezza che provo dopo qualche giorno di immersione nel mondo selvaggio non ha eguali. Visti dal punto di vista di questi uccelli, nel più grande schema della Natura, i nostri affanni, le nostre preoccupazioni e aspettative sembrano marginali. C’è un’armonia e una pienezza nel semplice incrociarsi del becco di questi uccelli che sfugge alle nostre vite super impegnate. “La Natura è una grande maestra, e bisogna tornarci ogni tanto a prendere lezioni”.